Stefano Morandi
Marzo 2019
Associazione Astrofili Vittorio Veneto
L’astrofotografia, o fotografia astronomica è il genere fotografico in cui la fotografia ha come soggetti corpi celesti.
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Andrea Marinelli |
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Fabio di Stefano |
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Alessandro Marchesi |
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Paolo Demaria |
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Michel Lakos M. |
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MoonBoy |
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Robert Eder |
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Luis Rojas M. |
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Andrea Botteon |
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starchaser.de |
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sagesolar |
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Stephen McKinney |
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Yoann |
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SkyandSpace |
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Matt Jenkins |
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AAVV |
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Axel |
Digital single-lens reflex
ogni immagine ha insita una certa dose di rumore dovuto alla natura stessa dei sensori, alla temperatura e a variazioni casuali del segnale.
Camera | sec. | iso |
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Canon 600D | 300 | 800 |
\({R} = {\sqrt{S}}\)
\({S \over R} = {S \over \sqrt{S}}\)
\({S \over R} = { \sqrt{S}}\)
R = Rumore
S = Segnale
Non potendo minimizzare il rumore (se non quello termico), dobbiamo massimizzare il rapporto tra il segnale e il rumore
Per raddoppiare \({S \over R}\) si deve quadruplicare il segnale, ad esempio quadruplicando i tempi di posa
Problemi:
invece che quadruplicare il tempo di posa, quadruplico il numero delle pose
possibile solo con le camere digitali (CMOS o CCD)
richiede software specifici
non basta fare uno scatto ad un oggetto celeste (light frame), ma andrebbero pianificati anche degli scatti detti di “calibrazione”
scatti effettuati alla massima velocità dell’otturatore (1/4000s) con obiettivo chiuso
utilizzati per rilevare il rumore elettronico del sensore
da fare nelle stesse condizioni di temeratura dei light frame
ne servono almeno 40 per sessione
scatti fatti nelle stesse condizioni dei light frame, senza modificare la messa a fuoco, si usa uno sfondo perfettamente bianco e impostando una velocità di scatto tale da non saturare il sensore (1/250-1/100)
servono a rilevare la vignettatura e la polvere
almeno 20 per sessione
scatti fatti nelle stesse condizioni dei light frame, con obiettivo chiuso, e devono essere della stessa durata dei light
utilizzati per rilevare il rumore termico del sensore
ne serve un numero prossimo ai light
L’immagine finale si ottiene via software secondo la seguente formula
\({I} = {(L - (D + B) \over (F - (D' + B)}\)
I = immagine
L = light frame
D = dark frame
D’ = dark del flat
F = flat frame
B = bias frame
impostazione | valore |
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stabilizzatore | off |
bil. bianco | tungsteno |
rid. rumore lunghe pose | off |
rid. rumore alti ISO | off |
qualità imm. | raw |
blocco specchio | on |
autofocus | off |
regola del 500
\({T = 500/(F*C)}\)
l’esposizione massima dipende anche da altri fattori:
focale | FF | Nikon | Canon |
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18 | 28 | 19 | 17 |
35 | 14 | 10 | 9 |
50 | 10 | 7 | 6 |
80 | 6 | 4 | 4 |
200 | 2 | 2 | 2 |
Luna | Costellazioni | Star Trail | |
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otturatore | 1/400 | 10-20 sec. | 30-50 sec. |
apertura | F/6-F/10 | max. apertura | ~ F/3.6 |
iso | 100 | 800 | 800 |
“Astro fotografia con DSLR” © 2019 di Stefano Morandi
pubblicato con licenza Creative Commons license CC BY-SA 4.0.
Per informazioni i contatti: info@astrofili-vittorioveneto.it